sabato 21 marzo 2009

Il copyright è il motore del progresso

Il copyright è il guardiano della più preziosa delle capacità: l'immaginazione

L'"immaginazione", disse George Bernard Shaw, "è l'inizio della creazione". L'abilità di immaginare è ciò che mette in azione idee o sentimenti, che possono poi essere trasformati in un dipinto, un romanzo, una nuova invenzione o un brano musicale. Il copyright protegge l'espressione di un'idea, permette alla gente di "creare".

Nella nostra vita quotidiana, dal giornale che prendiamo alla mattina alla ricetta di un nuovo piatto, praticamente tutto è stato creato da qualcuno. Il fatto che le persone possano possedere l'espressione delle loro idee significa che essi possano potenzialmente guadagnarsi da vivere attraverso lo sviluppo di esse.

Ad esempio, se un individuo crea un dipinto magnifico e qualcun altro semplicemente lo fotografa e inizia a produrne stampe in larga quantità, allora il pittore ha molte meno possibilità di ricavare i propri mezzi di sostentamento da quel lavoro. Le leggi sul copyright sono state formulate proprio per evitare che ciò accada.

L'espressione delle idee appartiene alle persone allo stesso modo che l'auto, la casa o il lettore DVD che hanno comprato. L'interesse degli individui o della collettività nelle loro idee, così come il compenso per il loro tempo e sforzo, deve essere protetto.

Il copyright e la musica

Il copyright è stato applicato per molto tempo ed è stato adattato a numerosi cambiamenti della tecnologia, dalla pressa da stampa al disco in vinile, ai CD, fino ai file digitali ed Internet. Ma le ragioni per il copyright rimangono da sempre importanti. Il copyright è uno stimolo alla creazione artistica, un elemento fondamentale per il business della musica, ed una maniera per permettere alle persone che hanno il dono della scrittura, della produzione o del canto di mantenersi facendo ciò che essi ed i loro fans amano.

Quando qualcuno crea un brano (o un testo, un disegno, una foto, un film o qualsiasi altra cosa definibile in termini di 'proprietà intellettuale'), c'è un intero sistema di diritti che ne conseguono, stabilendo cosa uno può e non può fare con quel materiale.

Ad esempio, non puoi copiare un'opera e diffonderla come se fosse tua, come ben sa qualsiasi studente a cui sia stato insegnato il concetto di plagio, o 'furto letterario'. Non puoi duplicare i film che noleggi e venderli in un banchetto ambulante. Non puoi copiare un software da un computer all'altro, od usare una foto in una pubblicità, od usare un video musicale pubblicamente se non hai pagato coloro che possiedono o a cui sono stati ceduti i relativi diritti, ed aver controllato che essi siano d'accordo sull'uso che vuoi fare del loro lavoro.

Il copyright nel mondo digitale

Il copyright dà alla gente coinvolta nella creazione della musica vari diritti sulla copia, distribuzione, esecuzione, e trasmissione via Internet della loro musica. Ciò include la tutela di artisti, compositori, editori e produttori.

Le regole variano leggermente da paese a paese ed alcuni Stati permettono di copiare entro certi limiti o di realizzare esecuzioni purché siano veramente 'private'. Comunque, trasferire musica su Internet così come altre condotte indiscriminate finalizzate alla copia e diffusione di files musicali, è un violazione del copyright se fatto senza il permesso degli aventi diritto. Ciò infatti non significa copiare 'privatamente', ma pubblicamente, specialmente se si considera che circa mezzo miliardo di utilizzatori hanno accesso diretto al materiale messo su Internet.

Se questo tipo di copia e distribuzione continuano senza aver riguardo per quelle persone le cui idee, talento ed abilità portano alla creazione della musica, esse potrebbero essere semplicemente incapaci di continuare a creare, e in tal caso tutti noi avremmo perso.

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